La
scelta del colore nel design è molto soggettiva: la reazione che il
colore evoca potrebbe cambiare da persona a persona. Questo è dovuto
a volte a gusti e preferenze personali, ma altre volte a causa del
background culturale. La teoria del colore può essere considerata
una scienza. Studiare come i diversi colori influenzano le persone,
individualmente o come gruppo, è diventata una vera e propria
professione. Basta cambiare semplicemente la tonalità del colore o
la saturazione per evocare sensazioni completamente diverse.
Il
colore ha essenzialmente 3 funzioni:
- evoca delle sensazioni
- rappresenta uno stato d’animo
- riflette l’identità aziendale
La
terra d'ombra bruciata rientra nella categoria dei bruni, dei
marroni. Il marrone è
associato alla terra, al legno, alla pietra. E’ un colore naturale,
caldo e neutrale, ed evoca armonia e stabilità. Spesso, infatti,
viene utilizzato in ambienti pubblici, in quanto aiuta l'utente a
sentirsi a proprio agio.
Com'è stato detto inizialmente, il colore riflette l'identità aziendale. Un colore caldo come la terra d'ombra bruciata non può che far riferimento al settore dell'arredamento, in particolare ai mobili.
E chi, se non Michael Thonet, può rappresentare al meglio questa sezione riguardante la storia del mobile moderno?
Chair n. 14, M. Thonet |
Chair n. 1, M. Thonet |
La
curvatura del legno tramite vapore consentiva forme sinuose ed
eleganti, pur mantenendo un aspetto delle superfici "pulito"
e quindi combinava il classico al moderno in realizzazioni molto
difficili da ottenere con i sistemi di lavorazione tradizionali. Il
tutto era combinato a una inusuale semplicità e leggerezza. Con la
rivoluzione del 1848 molte persone perdono il lavoro e trovano un
altro impiego nelle nuove fabbriche di Thonet, dove sono in funzione
le macchine a vapore. Il successo giunge nel 1859, quando l'azienda
Gebrüder Thonet dei figli di Michael presenta la Sedia n. 14 in
legno massello curvato. L'azienda ha avuto una certa rilevanza
durante il passaggio dalla produzione artigianale a quella
industriale e semi-industriale: la Thonet infatti puntava proprio
sulla riduzione del numero di pezzi e del tempo necessario al
montaggio. Il metodo di lavorazione, soprattutto, non era più
puramente artigianale, ma bensì semi-meccanizzato: soluzione
adottata anche da altre aziende del settore, italiane e non. A quel
tempo gran parte delle sedie in legno venivano ancora realizzate
completamente a mano per incisione e sottrazione del materiale
affidata ad artigiani, artisti dove in ogni pezzo era evidente la
creatività e la manualità del suo realizzatore. La produzione della
Thonet era invece standardizzata, ricavata su progetto preliminare
antecedente e riprodotta in serie. Thonet applicava alle sue sedie
anche delle soluzioni per contenere i costi: utilizzava per esempio
delle sostanze chimiche, grazie alle quali ridusse l'impiego di
costose essenze di legno, sostituendole con sottili impiallacciature.
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