mercoledì 7 dicembre 2016

Step21, i protagonisti

Fra i vari pigmenti, i marroni sono senz'altro i meno attraenti: hanno goduto di scarsa attenzione da parte degli inventori, dato che possono essere estratti direttamente dal suolo in una vasta gamma di tonalità. Furono in particolare il tardo Rinascimento e il periodo barocco a diventare un'epoca che tendeva a sottomettere il colore, ricorrendo a effetti di luci e ombre estreme, utilizzando pigmenti terrosi a base di ossidi di ferro.
Tuttavia la terra d'ombra bruciata, insieme ad altre ocre, è stata utilizzata da tempi immemorabili:
nei dipinti delle grotte di Altamira, scoperti nel 1879 dall'archeologo Marcellino Sanz de Sautuola, sono stati identificati pigmenti a base di ossido e manganese, nonchè la TERRA D'OMBRA BRUCIATA. 
Vista la notevole resistenza a corrosione dei dipinti per svariati anni, il pigmento non è stato sottovalutato dai grandi artisti pittorici che seguirono nella storia dell'arte, a partire da quel periodo.
L'uomo preistorico era raffigurato fondamentalmente come una figura pre-umana; da allora a questo stesso uomo vengono riconosciute significative doti e capacità mai considerate prima. I dipinti di Altamira sono vere e proprie opere, create con la semplice fusione e l'armonia di coloranti naturali messi a disposizione degli artisti dalla natura allora presente, niente di più e niente di meno: era tutto ciò che c'era all'epoca, ed oggi è diventato patrimonio dell'umanità dell'UNESCO (1985).

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