sabato 15 ottobre 2016

Step04, i colori nel mito

Il termine terra bruciata, come accennato nel post "step01", indica una strategia di guerra. Alcune volte questa tattica fu persino utilizzata per la distruzione di risorse economiche, come ad esempio l'incendio dei pozzi petroliferi, durante le guerre del Golfo.

Il metodo di praticare distruzioni punitive delle proprietà e soggiogamento di popolazioni durante campagne militari, era definito dagli antichi romani vastatio.
La prima testimonianza di un utilizzo della tattica militare della "terra bruciata" viene descritta nell'opera Ab Urbe condita di Tito Livio. Precisamente nel libro XXII, capitolo 11, Livio racconta dei provvedimenti emanati dal dittatore Quinto Fabio Massimo Verrucoso, entrato in carica nel pieno dei poteri dopo la terribile disfatta romana della battaglia del Lago Trasimeno:

Un episodio in cui venne utilizzata la strategia della "terra bruciata", nella Storia romana, avvenne durante la campagna per la conquista della Gallia. Narra Gaio Giulio Cesare nel suo De bello Gallico che tale tecnica fu applicata dalle popolazioni celtiche degli Elvezi, costrette ad abbandonare i loro territori nel sud della Germania e Svizzera a causa delle continue incursioni di tribù germaniche. Gli Elvezi pianificarono di migrare verso la Gallia e, nell'intento di non lasciarsi alle spalle nulla di valore, al partire dai propri villaggi distrussero tutto ciò che non potevano trasportare con loro.

Durante la seconda guerra punica tra il 218 e il 202 a.C., anche i Cartaginesi utilizzarono questo metodo durante l'attraversamento in armi dell'Italia. Dopo la fine della terza guerra punica nel 146 a.C., il senato romano decise di utilizzare lo stesso metodo per distruggere permanentemente la capitale cartaginese, Cartagine. Le costruzioni furono rase al suolo, e i materiali di costruzione di cui erano fatte furono dispersi, così che nemmeno fosse possibile individuarne il sito originario. I campi furono dati alle fiamme, sebbene la storia secondo la quale vi venne cosparso sale al fine di renderli sterili è considerata apocrifa da alcuni autori.


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