Il
termine terra bruciata, come accennato nel post "step01", indica
una strategia di guerra. Alcune volte questa
tattica fu persino utilizzata per la distruzione di risorse
economiche, come ad esempio l'incendio dei pozzi petroliferi, durante
le guerre del Golfo.
Il
metodo di praticare distruzioni punitive delle proprietà e
soggiogamento di popolazioni durante campagne militari, era definito
dagli antichi romani vastatio.
La
prima testimonianza di un utilizzo della tattica militare della
"terra bruciata" viene descritta nell'opera Ab Urbe condita di Tito Livio. Precisamente nel libro XXII,
capitolo 11, Livio racconta dei provvedimenti emanati dal
dittatore Quinto Fabio Massimo Verrucoso, entrato in carica nel
pieno dei poteri dopo la terribile disfatta romana della battaglia
del Lago Trasimeno:
Un
episodio in cui venne utilizzata la strategia della "terra
bruciata", nella Storia romana, avvenne durante la campagna per
la conquista della Gallia. Narra Gaio Giulio Cesare nel
suo De bello Gallico che tale tecnica fu applicata dalle
popolazioni celtiche degli Elvezi, costrette ad
abbandonare i loro territori nel sud della Germania e Svizzera a
causa delle continue incursioni di tribù germaniche. Gli
Elvezi pianificarono di migrare verso la Gallia e,
nell'intento di non lasciarsi alle spalle nulla di valore, al partire
dai propri villaggi distrussero tutto ciò che non potevano
trasportare con loro.
Durante
la seconda guerra punica tra il 218 e il 202
a.C., anche i Cartaginesi utilizzarono questo metodo durante
l'attraversamento in armi dell'Italia. Dopo la fine della terza
guerra punica nel 146 a.C., il senato romano decise di
utilizzare lo stesso metodo per distruggere permanentemente la
capitale cartaginese, Cartagine. Le costruzioni furono rase al
suolo, e i materiali di costruzione di cui erano fatte furono
dispersi, così che nemmeno fosse possibile individuarne il sito
originario. I campi furono dati alle fiamme, sebbene la storia
secondo la quale vi venne cosparso sale al fine di renderli sterili è
considerata apocrifa da alcuni autori.
Nessun commento:
Posta un commento